domenica 6 maggio 2012

Stregata dalla luna, recensione


Loretta Castorini (Cher) è una vedova che si avvicina ai fatidici anta, figlia unica di una famiglia italoamericana di New York accetta prima la corte e in seguito la proposta di nozze di Johnny Cammareri (Danny Aiello) che però dovrà partire in fretta e furia per Palermo,
dove si trova l’anziana madre in procinto di passare a miglior vita. Prima di partire Johnny chiede a Loretta di telefonare al fratello Ronny (Nicolas Cage) con cui non ha contatti da cinque anni a causa di una brutta lite e gli chiede di invitarlo al matrimonio. Loretta per far felice il suo futuro marito farà di più, incontrerà di persona Ronny, ma tra i due scoccherà la scintilla di una travolgente passione. Così Loretta ad un mese dalle nozze si troverà confusa e innamorata di fronte ad una scelta, meglio la sicurezza di un matrimonio solido, ma senza amore con Johnny o l’insicurezza e la passione provate per un giovane e romantico panettiere che ama l’opera e che la guarda come se fosse la più bella e desiderabile donna del mondo?
Il regista e produttore Norman Jewison, un veterano del cinema di genere made in Hollywood, suoi classici come La calda notte dell’ispettore Tibbs, Rollerball e Jesus Christ Superstar, si cimenta con una classica comedy romance in cui tutti i crismi dell’immaginario italoamericano da grande schermo, che per una volta non includono il volto imbolsito di un malavitoso in doppiopetto, esplorano la passione amorosa e la famiglia in una sofisticata e godibile connotazione romantica, mai stucchevole supportata da un cast femminile che spicca per partecipazione, con una Cher che conferma un talento innato e un’Olimpia Dukakis che ruba la scena a tutto il corposo cast maschile.

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